Attraverso i campi e i boschi della Normandia, verdissimi, spazzati da un vento forte, disseminati di villaggi da favola di case di pietra e tetti di ardesia, come un angolo di medioevo; sui prati rigogliosi pascolano numerose le mucche, qua e là girano le pale dei mulini a vento.
Poi si entra in quel luogo unico che è la baia del Mont Saint-Michel, la piana dei près salès (i prati salati), terre acquitrinose e verdi che emergono per il tempo di una bassa marea per poi essere risommerse dall’acqua di mare, e poi la distesa di sabbia grigiastra tipica dei fondi marini, dove i locali perfino raccolgono vongole.
C’è chi attraversa la baia a piedi nudi sulla sabbia bagnata, rigorosamente con una guida, perchè le maree sono travolgenti ed improvvise, le più grandi d’Europa, che arrivano con l’impeto di un cavallo in corsa, si infrangono sui massi dei contrafforti del Mont Saint-Michel e lo rendono un’isola che si riflette nel mare; questa traversata ha un suo fascino particolare perchè i pellegrini devoti dell’arcangelo Michele che giungevano qui da tutta Europa nei secoli hanno effettuato questo stesso percorso.
Poi però nel 2015 è stato completata una grande opera di preservazione del Monte, con la costruzione di una passerella pedonale sopraelevata perfettamente integrata con l’ambiente, attraverso sui si può raggiungere il Mont Saint Michel con i piedi all’asciutto, dopo aver lasciato l’automobile in un grande parcheggio a 2,5 km. Volendo c’è un pullmino gratuito o anche una navetta trainata dai cavalli che ha il suo fascino.
Qualunque via si scelga, il percorso è fatto tutto con gli occhi all’in su, catturati magneticamente dalla bellezza del Monte che lontano all’orizzonte sembra elevarsi dalle acque come un miraggio, come castello da favola.
Mistero, storia e devozione si concentrano in questo luogo dedicato all’Arcangelo Michele dal 708, quando l’arcivescovo di Avranches, Aubert assistette per tre volte all’apparizione dell’Arcangelo. La leggenda narra che all’incredulo arcivescovo l’Arcangelo Michele tocco la testa con un dito di fuoco, fatto sta che è ancora conservata ad Avranches nella basilica di San Gervasio e San Protasio la tomba di sant’Aubert con il cranio bucato.
L’abbazia benedettina fondata a Mont Sant-Michel fa parte di una linea ideale che in Europa unisce diversi luoghi dedicati al culto dell’Arcangelo Michele, potente principe degli angeli fedeli a Dio che con la sua spada sconfisse Lucifero. Questa linea ideale, a cui corrisponde un cammino di pellegrinaggio molto interessante, parte da Monte Sant’Angelo sul Gargano, passa alla Sacra di San Michele in Piemonte e finisce a Mont Saint-Michel.
Mont Saint-Michel fu luogo di pellegrinaggio e culto per tutto il medioevo ma anche avamposto di difesa. Oggi è uno dei luoghi più visitati della Francia, 3 milioni di turisti l’anno, ma non vuole dimenticare il suo carattere mistico di fortezza del bene alle soglie del nulla.
Entro emozionata dalla maestosa Port du Roi e mi ritrovo catapultata in un vero borgo medievale, dove le case di pietra o a graticcio sono strette l’una all’altra, tutte diverse tra loro, irregolarmente orientate, con le insegne aggettanti sulle strette strade, lampioni, cortili e giardinetti, un insieme di locande, negozi di souvenir, una fiumana di gente che percorre la Grande Rue e diverse piccole strade tutte in ripida salita verso la cima del monte, che costringono ad abbinare l’ascesa spirituale con una scarpinata notevole per arrivare ad incontrare l’angelo nell’abazia a lui dedicata.
Il primo tratto della Grand Rue è tutto negozietti, sobriamente in tono con l’ambiente (che non sono fuori luogo ma ricreano la vivacità di un borgo del medioevo), che vendono principalmente statuette dell’arcangelo Michele. oggetti paramedievali, abbigliamento marinaro, pizzi bretoni, liquori tipici, biscottini “le sablè” di Madame Poulard, Questi biscottini bretoni al burro, o forse dovrei dire questo burro ai biscottini, per la quantità di burro che viene utilizzato, sono deliziosi e fatti secondo una ricetta rigorosamente segreta. Madame Polulard era la padrona della locanda storica che fin dal 1800 accoglieva i pellegrini stanchi ed affamati; ancora oggi la locanda di “Mere Poulard” riesce a stupire con un piatto semplice ma fatto divinamente: l’omelette sofficissimo, che troverete comunque in tutti i ristoranti di Mont Saint-Michel, insieme alle cozze con patatine fritte , alle gallette bretoni di cui vi ho già parlato a proposito di Rennes.
Quasi all’inizio della salita si trova la possente dimora in pietra del cavaliere Bertrand de Guesclin. Da qui parte un percorso tutto a scale che porta verso l’alto. Lungo la salita vi sono alcuni affacci panoramici sulla baia, dove fermarsi per rifare il fiato e per osservare il panorama tutto intorno. Ora la marea non è alta ma le acque incominciano a sommergere la sabbia grigia che prima si poteva percorrere a piedi.
Non tutte le maree comunque sono uguali, ci sono le piccole maree ricorrenti due volte al giorno e le grandi maree che avvengono solo in certi giorni, quando Luna e Sole sono allineati e la loro forza di attrazione si somma, e se volete godervi uno spettacolo speciali consultate prima questo calendario delle maree e fate in modo di trovarvi dentro le mura due ore prima, o tutto verrà chiuso. Sopra il livello 110 Mont Saint-Michel diventa un’isola. Sappiate che negli equinozi le maree sono le più straordinarie che esistano!
L’ingresso all’abbazia è annunciato da due alti bastioni dentro cui salgono le scale e da lì guardatevi intorno, perchè gli scorci dei vari edifici dell’abbazia sono spettacolari ed imponenti. Sono un’intreccio di strutture eclettiche, con una prevalenza di stile gotico, su più piani e prospettive, non per niente chiamati la Merveille (la meraviglia).
Possiamo ammirare la severa sala del capitolo e la più elegante Salle des Hotes, con le alte colonne e gli enormi camini per il riscaldamento, dove venivano accolti i re ed i personaggi illustri, poi “le celler”, la cripta dei grandi pilastri, da cui i materiali venivano portati con una enorme carrucola ai piani superiori, e la sala dei cavalieri, con quattro navate divise da colonne, dove dobbiamo immaginare i monaci intenti a miniare gli antichi codici.
Poi arriviamo al cuore spirituale dell’abbazia: la grande chiesa, spoglia ma elegantissima con le sue strutture di pietra e al di sopra di tutto la guglia che svetta sul Monte, in cima alla quale è la statua dorata dell’Arcangelo Michele con la spada sguainata.
Ci si sente protetti qui, all’ombra dell’arcangelo, anche se si decide di passare una notte d’inverno tra le mura di Mont Saint-Michel, quando un fascio luminoso illumina l’angelo scintillante nel suo splendore e le poche luci brillano per le stradine finalmente nel silenzio, mentre un vento forte e gelido sferza le pietre e le persone che osano sfidarlo. Allora, senza gente (o quasi), Mont Saint-Michel è ancora più vicina al cielo.
La bellezza è superba; arte, storia natura e capricci delle maree hanno creato un unicum che non ho ancora avuto la fortuna di vedere dal vivo. Da troppo tempo ho in mente questo viaggio, che spero di non dover rimandare ancora per molto. Bellissimo il tuo racconto.
Che posto incredibile. Chi sono stata qualche anno fa durante un giro per la Normandia. Ma me o ricordavo un pochino perché c’ero stata da bambina con i miei. Ricordo che avevamo parcheggiato e portavamo le borse in albergo. Poi volevamo tornare alla macchina a prendere non si cosa.. Ma la strada non c’era più e la porta era stata chiusa! 😂 Meraviglioso
Il Mont Saint Michel, secondo me, è il gioiello più prezioso della costa settentrionale della Francia. Non solo per la meravigliosa struttura della sua abbazia, ma anche per la location che è unica!
Un luogo magico, che ho apprezzato di più vent’anni fa, quando era ancora lontano dal turismo di massa e dalla cementificazione. L’ultima visita è stata per me un tocco al cuore. Il nuovo ponte, gli autobus, le carrozze… per me ha perso l’incanto originale.
Non sono mai stata a Mont Saint Michel ma ne sono molto attratta. Da come lo descrivi sembra un luogo mistico, che neanche il turismo di massa è riuscito a sopraffare. Il mare grigio del nord poi, mi affascina tantissimo!
Non sono mai stata a Mont Sain Michel e devo ammettere che è da un po’ che lo tengo d’occhio: in generale mi piacerebbe tantissimo fare un tour in Normandia per visitare tutti i luoghi storici della seconda guerra mondiale e poi deviare qui per un po’ di pace e serenità.
Questo è uno dei luoghi presenti nella mia lista di cose da vedere. Mi piacciono tantissimo i borghi medievali e credo che questo sia uno dei più belli. Spero di andarci presto.
Un viaggio che rimando da un pò, chissà se il 2021 riuscirò a visitare Mont Saint Michel.
La Normadia mi è piaciuta tantissimo e Mont Saint Michel è un gioiello che secondo me va visto almeno una volta nella vita. Purtroppo quando ero lì non ho potuto fare due passi nella baia perché c’era alta marea. Ma vorrei tanto tornarci ancora.
Wooooow che meraviglia!!! Ho la fortuna di abitare a pochi km dalla Sacra di San Michele, in Piemonte, che svetta magnifica e maestosa…ma il fascino di attraversare un ponte per raggiungere un isoletta circondata dall’acqua ed addentrarmi nel dedalo di strette viuzze dal fascino medievale non ha prezzo 😍